giovedì 8 settembre 2011

VIAGGI&WEEKEND - ANDARE A FUNGHI

Se amate la natura e le lunghe passeggiate VIAGGI&WEEKEND propone :

Zaino in spalla, è ora di andare alla ricerca dei succulenti tesori dei boschi: i funghi. Per gustarli in piatti appetitosi, per farne preziose conserve per l'inverno e soprattutto per fare il pieno di salute.I boschi d'autunno: sfumature di colori, castagne, funghi e un po' di fortuna. Ecco gli ingredienti per cimentarsi, magari in famiglia, in passeggiate nella natura. È importante non improvvisarsi guide alpine e percorrere sentieri senza equipaggiamento e attrezzature.
Sulle Alpi
Guardando ai margini del bosco tra i mirtilli o l'erba alta sopra i 1500m è possibile trovare stupendi esemplari di B.edulis e B.pinophilus. Ma non dobbiamo disdegnare neanche la parte interna del bosco dove, tra i 1000 e i 1700m è possibile trovare duri e sani B. edulis, coloratissimi C. cibarius e C. lutescens, e russule di ogni tipo, senza citare tante altre specie commestibili. Occhio agli alberi però....guardate sotto abeti, faggio e pino. Molto produttivi sono i boschi misti, soprattutto quelli di abete e betulla.
Se Giove Pluvio sarà generoso potrete andare a visitare anche i versanti esposti a Sud (quelli esposti a sole tutto il giorno per intenderci) altrimenti vi consiglio di guardare nei versanti a Nord, dove la temperatura è più bassa e il terreno fa più fatica ad asciugare. Belle sorprese ve li può regalare il margine del bosco tra i 1900 e i 2000m, dove molti non arrivano sia perchè non ce la fanno per la fatica sia perchè non pensano di trovare i funghi così in alto.
Nei boschi puliti da lontano è possibile scorgere anche famiglie di Mazza di tamburo (L. procera)
Sull'Appennino
In queste zone le precipitazioni sono sempre abbastanza scarse e quasi mai frequenti. Inoltre, spesso, il vento riesce a bloccare la nascita prima ancora che avvenga. Anche perchè non ci sono montagne alte che limitano gli effetti negativi del vento. Comunque....qualcosa si può sempre trovare e magari se si è fortunati è possibile riempire anche il cestino! In alcune zone comunque (come quella del Gran Sasso) è più facile che ci siano nascite di porcini e galletti abbastanza frequenti anche in questo periodo, grazie soprattutto a frequenti temporali.
Lungo tutta la dorsale appenninica è necessario seguire un pò l'andamento del tempo e soprattutto dei temporali, per avere la possibilità di riuscire ad arrivare nel posto giusto al momento giusto! Precipitazioni permettendo sia abeti che faggi, e (di rado) castagno e quercia, possono regalare grosse soddisfazioni. Il porcino che monopolizza questo periodo è il reticolato (B. reticolatus) ma anche il porcino rosso (B. pinopphilus) è abbastanza presente. Il B. edulis è molto raro in questo periodo sull'appenino anche se non assente e quello nero (B. aereus) fa capolino per brevi periodi, anche se in maniera abbondante, alcune volte.
Oltre ai porcini si possono trovare tante russule (di ogni tipo) e galletti (C. cibarius) anche se non molti.

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