mercoledì 16 maggio 2012

VIAGGI&WEEKEND - Selvaggi Pirenei, incantevole Costa Brava

LO STAFF DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND  VI AUGURA UNA BUONA GIORNATA .


Attraverso la catena montuosa pirenaica da Pamplona a Cadaqués, immersi nella natura selvaggia della penisola iberica Punto d'incontro tra diverse culture, custode di numerosi tesori e porta d'accesso al Cammino di Santiago. Dove siamo? Sui Pirenei. Dal Mediterraneo al Cantabrico, questa catena montuosa è un'immensa barriera naturale che divide la Spagna dal resto del continente. Con un estensione di 450 chilometri, vette che arrivano fino a 3.000 metri, valli rigogliose e suggestivi paesini dal "sapore" medioevale, il territorio è un paradiso per gli amanti della natura e per i motociclisti più avventurosi.  Attraverso le regioni che compongono l'area pirenaica spagnola - Navarra, Aragona e Catalogna - si possono scoprire tutte le zone più selvagge e le località meno note. Ma dato che il punto di partenza di questo viaggio sulle strade delle sierre spagnole è Pamplona, prima è doveroso entrare davvero in contatto con la cultura ispanica immergendosi nella movida della città.  Tori e movida: da Pamplona a Tremp (300 km) Pamplona, se si parte dall'Italia settentrionale e si attraversa la Francia, dista circa 1.300 km. Fondata dal generale romano Pompeo nel 75 a.C., la sua importanza è cresciuta nel X secolo con il regno di Pamplona. Fu Sancho III il Grande a decidere di tracciare l'itinerario attuale del Cammino di Santiago nelle terre della Navarra, determinando così i lineamenti e la storia del paese. In città vecchia è di rigore una tappa in uno dei ristoranti della zona per gustare i prodotti i tipici: asparagi, pimientos piquillo (peperoni) e il cordero asado o en chilidròn (agnello arrosto o con peperoni) abbinato a un vino di denominazione d'origine Navarra. I viaggiatori più audaci, invece, dal 6 al 14 luglio possono assistere ai Sanfermines e partecipare agli encierros, le tradizionali corse davanti ai tori che passano per il centro fino a giungere all'arena. Per correre "secondo tradizione" è fondamentale essere in buona forma fisica ed è assolutamente vietato provocare gli animali ma, forse, la cosa migliore è restarsene al sicuro dietro le transenne... Lasciata Pamplona, la strada che porta a Tremp passa dalla Selva di Irati, uno spazio naturale su cui si estende uno dei più grandi faggeti di tutta l'Europa meridionale. Qui vale la pena fermarsi. A fare da cornice alla città di Tremp è invece un paesaggio fluviale molto suggestivo modellato dal Fiume Noguera Pallaresa, mentre i trenta borghi rurali della zona ne fanno il comune più sviluppato della Catalogna.  La natura selvaggia: da Alós d'Isil a Besalù (325 km) Da Tremp, si imbocca la N-260 in direzione Alós d'Isil, nella Valle de Àneu, proprio nel cuore dei Pirenei. Il vicino parco nazionale di Aigüestortes e al Estany de Sant Maurici, a oltre 1.000 metri d'altitudine rappresenta un'oasi naturale da raggiungere per una breve pausa. Un passo indietro nel tempo lo si può fare visitando la segheria idraulica e il vecchio mulino trasformati oggi in un museo. Da Alós la strada per raggiungere Besalù è un susseguirsi di fiumi, sorgenti e alte montagne. Dopo 240 km si raggiunge la città che rappresenta ancora oggi una monumentale testimonianza dell'epoca medioevale catalana. Besalù è il punto d'accesso al Parco Naturale della Zona Vulcanica della Garrotxa sui Pirenei orientali, dove si trovano i trenta coni vulcanici, crateri, boschi di faggi e fiumi di lava frutto di esplosioni millenarie. La sua origine risale a oltre 11.000 anni fa quando è avvenuta l'ultima eruzione, da allora i vulcani si sono "addormentati" ma non estinti.  Ciò che più risalta nella vista è il contrasto cromatico del paesaggio: la terra color ocra, le ceneri scure e la lava pietrificata si alternano ai verdi prati. Prima di rimettersi in viaggio verso l'ultima tappa sono di rigore una visita al vulcano Croscat (il più recente della penisola) e una sosta a Batet, un grazioso paesino situato tra le pareti di roccia vulcanica. Il tocco di Dalì: dalla Costa Brava a Cadaqués (60 km) Lungo le ultime propaggini dei Pirenei, nella penisola di Cabo de Creus, è situato l'emblema della Costa Brava: Cadaqués. La città è conosciuta per il suo litorale roccioso, le spiagge e le piccole calette, ma ciò che la rende davvero nota è la Casa-Museo di Salvador Dalí, nascosta tra le stradine del centro storico, in fondo alla baia Cadaqués. Il maestro del Surrealismo non fu l'unico a rimanere incantato dal fascino del paese, anche Picasso, Chagall e Klein lo scelsero come metà prediletta dove trovare ispirazione. È grazie al loro apporto che oggi Cadaqués è considerato un importante centro culturale europeo. L'unica cosa che resta da fare alla fine di questo viaggio è lasciarsi coinvolgere nella tradizione gastronomica della zona e assaporare alcune specialità della regione come il suquet (zuppa di pesce), il riso in pentola o la seppia con piselli. Il tutto accompagnato da un buon vino rosé di denominazione d'origine Ampurdán-Costa Brava.
fontetgcom24

PER AVERE INFORMAZIONI PIU' DETTAGLIATE CONOSCERE HOTEL O BED&BREAKFAST CHIAMA L'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND TELEFONANDO AL NOSTRO NUMERO VERDE 800266999 O AL NOSTRO N. 0498719300  TI DAREMO TUTTE LE RECENSIONI PER POTER FARE UNA VACANZA CON TUTTA LA FAMIGLIA.
SE VUOI PASSARE IN AGENZIA CI  TROVI   IN VIA SAN GIOVANNI BATTISTA, 9/A A MESTRINO TI ASPETTIAMO......



Collegati a: http://viaggieweekend-mare.blogspot.com

Nessun commento:

Posta un commento