martedì 21 febbraio 2012

VIAGGI&WEEKEND - Il Carnevale di Sauris

BUONA GIORNATA DALLO STAFF DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND



Un Carnevale antichissimo, molto suggestivo e ancora poco noto al grande pubblico si svolge nella cornice delle montagne innevate di Carnia. Tra le cime maestose di questa parte del Friuli Venezia Giulia, il Carnevale di Sauris, detto anche  Voshankh con un termine di origine tedesca, fa rivivere antichi riti tutti da scoprire, insieme al gusto di piatti inusuali e alle architetture in pietra e legno tipiche di questa zona. Il clou di questa antica tradizione quest’anno è per sabato 18 febbraio. 
La festa segue un copione la cui origine si perde nella notte dei tempi e che coinvolge tutto il paese. I protagonisti sono due figure mitiche, il "Rölar" e il "Kheirar". Il Rölar è una figura magica e demoniaca armata di una scopa che ha il compito di avvertire la gente ad essere pronta per la mascherata. Il suo nome deriva dai “rolelan”, i campanelli che porta legati attorno alla vita e che agita in continuazione. Ha il viso e le mani annerite dalla fuliggine, indossa abiti rozzi ed ha la testa fasciata con un fazzoletto a frange. Con lui c’è il Kheirar, il re delle maschere che dirige  lo svolgimento della festa: ha il volto celato da una maschera di legno, vesti lacere e una scopa in mano, che usa per battere alle porte delle abitazioni in cui vuole entrare. Dopo aver spazzato il pavimento, introduce a turno coppie di maschere che intrecciano antiche danze al suono della fisarmonica. I due personaggi percorrono durante la giornata le vie di Sauris e delle frazioni vicine, accompagnate da un corteo di maschere, brutte (Schentena schembln) o belle (Scheana schembln): l’importante è che i partecipanti siano assolutamente irriconoscibili e a viso coperto. Le maschere utilizzate per l'occasione sono di legno e si rifanno a quelle antiche, di cui sono conservati bellissimi esemplari al Museo di Arti e tradizioni Popolari di Tolmezzo. All’imbrunire, prende il via una suggestiva passeggiata fra i boschi, a cui tutti sono invitati, la Notte delle lanterne: il corteo guidato dalle maschere, parte da Sauris di Sopra e si inoltra nel bosco alla volta di un grande falò propiziatorio innalzato in una radura. Attorno al fuoco, ci si  riscalda  con vin brulè e  dolci. Al ritorno in paese, si cena  al suono di musiche tradizionali con le specialità della cucina saurana, con  piatti particolarissimi quali il dunkalte con polenta a base di  carne di maiale e salsicce cotti nel latte o le vle, aromatiche frittelle con menta selvatica e, ovviamente il pregiato prosciutto IGP di Sauris, dolce e leggermente affumicato.
fontetgcom24

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